La digitalizzazione degli incunaboli delle biblioteche monastiche in Italia: il progetto della Fondazione Polonsky con BNCR e CERL
La Biblioteca nazionale centrale di Roma ha sempre rivestito un ruolo di primo piano tra le biblioteche italiane nel censimento e nello studio della stampa dei primordi, a partire dalla pubblicazione, fra il 1943 e il 1981, del monumentale Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia.
Sulla scia di questa consolidata tradizione, la BNCR sta coordinando un ambizioso progetto di digitalizzazione e catalogazione degli incunaboli delle biblioteche annesse ai Monumenti Nazionali, in collaborazione con il Cerl – Consortium of European Research Libraries e con il generoso contributo della Fondazione Polonsky.
Punto di partenza del progetto sono le undici biblioteche annesse ai Monumenti Nazionali (Abbazia di Santa Giustina, Abbazia di Praglia, Abbazia di Montecassino, Certosa di Trisulti, Abbazia di Farfa, Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, Monastero di Santa Scolastica a Subiaco, Abbazia di Casamari, Badia di Cava dei Tirreni e Oratorio dei Gerolamini a Napoli), incamerate a partire dalla fine del XIX secolo dallo Stato italiano a seguito delle leggi di confisca e ora appartenenti al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.